CIURMA

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Cris - Gio - Pedro

 

MEZZI

Yamaha Tenere 600 del 1989 alias Calvin Klein
Yamaha Supertenere 750 del 1995 alias Heidi
Honda Africa Twin 750 del 1990 alias Cpt. Crush

 

PREPARATIVI E COSTI

Visti di entrata per Siria (una settimana, 25fr) e Libia (10 giorni, 120fr) sono già sul passaporto, per gli altri paesi dovremmo poterli ricevere alle varie dogane, ...speriamo

Carnet de passage: al TCS per 220fr e un modico deposito di 3000fr (TREMILA..... chi non li ha può depositare un rene) 

Patente internazionale:    30fr, poi effettivamente mai usata... comunque meglio averla

Moto: attrezzi vari, camere d'aria, fast, copertoni, taniche benzina, olio, viti e bulloni, bride, corda, fil di ferro e un sacco di altre cosette, vedremo di arrangiarci...

Traghetto Ancona-Patras: 175fr x moto + passaggio ponte 

Traghetto Atene-Samos: 85fr x moto + passaggio ponte 

Traghetto Samos-Kusadasi: 135fr x moto + passaggio ponte 

Dogana Siria: 80fr x tasse entrata moto + assicurazione + tangenti

Dogana Giordania: visto entrata 20fr + assicurazione x una settimana 15fr + immatricolazione 22fr + tasse uscita 20fr

Traghetto Aqaba-Nuweiba: 37fr passeggero + 50fr moto

Dogana Egitto: un disastro... comunque ca. 100fr x visto, fotocopie, boh, foglio barca, carnet??, assicurazione di boh, targhe, foglio no. telaio, carta grigia, check moto, ...

Dogana Libia: 12fr x qualcosa e 65fr. x qualcos'altro. Pensiamo visti e targhe + assicurazione. Non parliamo arabo... Comunque in uscita restituiti 50fr delle targhe...

Dogana Tunisia: niente... si saranno dimenticati???

Traghetto Tunisi-La Valletta-Genova: 350fr  x cabina quadrupla + moto

 

DIARIO DI VIAGGIO by Pedro (che non si assume nessun tipo di responsabilità per quanto scritto)

Domenica 18 - Taverne-Ancona-Patras
Partenza ore 09.00 o quasi... Tanto per iniziare bene la batteria di Cpt. Crush mi ha mollato proprio oggi. Vabbè, basta spingere... Comunque si passa la dogana di Chiasso sotto la pioggia e si continua così fino al km. 95... Siamo a Milano e oltre al dado del serbatoio dell'olio, Cris perde anche l'olio del motore... Il motore si blocca x un attimo, i due che sono dietro si ritrovano pieni di olio simil patatine fritte. Trovato un dado, riempito il serbatoio d'olio, ripartiamo. Ci fermiamo ad un autogrill ad elemosinare una guarnizione... Sembra che funzioni, niente di troppo grave. Perse solo un paio di ore. Ultimo traghetto da Ancona alle 19.00. Con un'ora arriviamo all'uscita per Ancona, strada bagnata, curva schifosa, Heidi in scivolata.... Dopo alcuni minuti vissuti in un universo parallelo, Gio sembra tornare tra di noi. Ha le ginocchia un po' rigide, ma.... rialziamo la moto, raddrizziamo alcuni pezzi e lo carichiamo sulla sella.... Dopo un'esitazione iniziale Heidi si riaccende. Al porto scopriamo che Gio ha perso la targa ma non abbiamo più tempo. Imbarco immediato. Vedremo di arrangiarci in qualche modo, almeno saremo occupati durante le 21 ore di navigazione verso Patras. PS: il ponte è duro per dormire...

Lunedì 19 - Patras-Atene
Traversata lunga, ma almeno abbiamo il tempo di costruire una specie di targa per Heidi. Un pezzo di vassoio, carta, penna e scotch. Una cosa quasi professionale, ma sarebbe il caso di trovare di meglio prima della prossima dogana... Alle 16 ora greca sbarchiamo. La strada che va verso Atene è bella e non troppo trafficata. I radar qui però non mancano, per fortuna che sono segnalati da automobilisti, camionisti, motociclisti, pedoni,... Un paio di ore e siamo ad Atene. Il Partenone ci guida fino in centro, poi senza troppi sforzi trovo la strada fino a casa di Ploumisti, un'amica conosciuta qualche anno fa. Siamo ospiti a casa di un suo amico che gentilmente ci presta il suo appartamento. Questa si che è ospitalità! In serata Ploumisti e Vula ci portano a mangiare cucina di Cipro. Ottima... Poi tutti a nanna, Cris nel letto, Pedro sul divano e Gio sul terrazzo...

Martedì 20 - Atene-Kato Sounio-Atene
In mattinata e sul mezzogiorno giro in centro, acropoli, monastiraki,... Guidare qui potrebbe sembrare pericoloso, ma gli automobilisti rispettano le moto più che alle nostre latitudini. Poi alla ricerca di una targa per Gio. Purtroppo non possono farci gli stemmini del cantone e della confederela, ma per il resto un'ottima targa. E dato che sono stufo di spingere la moto ogni volta che partiamo, cerco e trovo una batteria. Me la caricano in nottata e passo domani a cambiarla. In serata andiamo da Ploumisti. Li ci aspettano anche Manolis, Takis e Nikos. Ci portano al tempio di Poseidone, a ca. 70km da Atene. Posto incantevole. Poi si torna in centro a bere qualcosa

Mercoledì 21 - Atene-Pireo-Samos
In mattinata vado a prendere la batteria carica e finalmente riesco ad accendere la moto senza sudare... Poi di nuovo a spasso in centro fino al primo pomeriggio. In seguito torniamo a preparare i bagagli e ci troviamo la Ploumisti  che ci accompagna fino al Pireo. Decidiamo di andare sull'isola di Samos, dalla quale si proseguirà poi per la Turchia. Il traghetto parte alle 17.00 e saremo sull'isola alle 5 di mattina... Un ultimo caffè ad Atene, poi salutiamo Ploumisti e Manolis (grazie per l'ospitalità ragazzi) e ci imbarchiamo per ultimi. Questo è stato un errore tattico... alle 23.00 siamo dovuti scendere a spostare le moto per far spazio a chi scendeva su Mikonos... Poi cerchiamo di dormire un po'... ma dove si spegne il condizionatore????

Giovedì 22 - Samos
Sbarchiamo puntuali alle 5 di mattina al porto di Vathi. Subito al bar. Qui sono riusciti a rovinare anche Illy Caffè.... Pazienza. Nel frattempo ci informiamo per il traghetto che va in Turchia e dove possiamo dormire. E dato che siamo fuori stagione strappiamo un buon prezzo per un bel 4 stelle... Poi a fare il bagno nel mare, freschino ma rilassante. Moussaka e souzukakia a pranzo sotto un temporale di passaggio. Nel pomeriggio cerco un meccanico che dia un'occhiata a Cpt. Crush, strano rumore, forse i cuscinetti della ruota posteriore?? Il meccanico è assente e il padrone dell'officina dice che ho la catena troppo tirata, o forse sono i cuscinetti della trasmissione, o forse è meglio che lascio li la moto fin che torna il meccanico. Io torno in spiaggia mentre Cris e Gio vanno in giro per l'isola. La sera torno a prendere la moto: erano i cuscinetti della ruota posteriore... Cambiati. Poi si torna in centro per un ultimo gyros greco.

Venerdì 23 - Samos-Kusadasi-Pamukkale-Antalya
Carichiamo le moto sul traghetto e partenza alle 8.30. Il traghetto-lumaca impiega quasi 2 ore per la tratta fino in Turchia. Poi inizia la trafila burocratica: sposta la moto di qui, fai dogana di la, risposta la moto di qua, compila questo formulario, fai il triptik, bollo, fai vedere di nuovo la moto, spostala oltre il cancello, aspetta un attimo, vai di la, firma qua e per mezzogiorno abbiamo finito... Ci fermiamo per strada a mangiare qualche kofte e poi direzione Pamukkale. Ci arriviamo alle 15.30. Posto bellissimo ma pieno di gente. Vale comunque la pena di andarci. Molte vasche sono chiuse al pubblico per evitare che si rovinino, e ad altre non arriva più acqua. Anzi, l'acqua arriva, ma dal cielo. Un mega temporale ci blocca al bar... Alle 17.30 si apre uno spiraglio di bel tempo nella nostra direzione, e noi ci proviamo. Un paio di passi ad oltre 1500 m di altezza e il freddo si fa sentire. Poi si fa notte, ma dato che siamo in mezzo al niente si prosegue fino ad Antalya, con una bella pascolata prima di trovare un albergo alle 23.30... Buona notte...

Sabato 24 - Antalya-Silifke
Dato che abbiamo la piscina non ci muoviamo fino a quando ci buttano fuori, dunque a mezzogiorno si parte. E chi ben comincia... Gio rimane in riserva, si spegne la moto, la batteria è morta e allora si spinge fino dal benzinaio... Poi via lungo la costa, strada bella, alberghi immensi e mare blu. Poi su per le montagne, un po' di pioggia e prima di notte arriviamo a Silifke. Dormiamo in un cheep hotel e mangiamo shish e döner kebab conditi da un peperone alla dinamite...

Domenica 25 - Silifke-Aleppo
Dopo una colazione a base di chai e biscotti ci avviamo verso la Siria. La strada è bella e dopo Tarsus troviamo anche l'autostrada. Quasi deserta, sarà a causa del prezzo della benzina (2.60 al litro...)??? Gli ultimi 80km di autostrada li faccio in riserva e non si trova neanche un distributore... Quando lo troviamo mi restava un dl di benza nel serbatoio... Arriviamo in dogana alle 15.00. Il lato turco è come al solito una cosa incasinatissima, nessuno sa niente, le indicazioni, se ci sono, sono in turco... Con l'aiuto di qualche raccattasoldi ci arrangiamo. Poi dopo mezzo km di niente arriviamo alla dogana siriana. Bella, pulita, parlano anche inglese e francese... Qui, un simil funzionario ci aiuta a sbrigare le pratiche e ci alleggerisce di 50 euri... mi sa che ci ha fregati, comunque alle 17.30 siamo passati. Ci dicono anche che sarà difficile trovare benzina fino ad Aleppo. Questo potrebbe essere un problema visto che siamo tutti e tre più o meno in riserva. E infatti la troviamo solo al sesto tentativo... E non ci fanno neanche il pieno... Dicono di essere razionati a causa del contrabbando di benzina verso la Turchia. E ci credo anche, con quello che costava di là... Poi in serata entriamo ad Aleppo. Troviamo da dormire al hotel Al Gawaher. Cena in un ristorante sul tetto. Ci fanno provare un po' di tutto, ma i "mezze", gli antipasti, sono indimenticabili... E il tutto con una sgasatissima birra libanese...

Lunedì 26 - Aleppo
Oggi lasciamo a riposo le moto. Ci dirigiamo verso la cittadella. Dai suoi muri una bella vista sulla città. Al momento la stanno restaurando ma resta bella da visitare. Il problema qui è attraversare la strada come pedone. Molto più pericoloso che guidare la moto. Quando una automobilista vede un pedone, da gas e suona il clacson... Poi ci dirigiamo verso il souk. I venditori non sono assillanti come in altri posti e il posto è molto vasto. Ci si trova di tutto. Dai gioielli, ai vestiti, pentole e teste di cammello... Qui passiamo una qualche ora a contrattare un po' di cosette e fare qualche acquisto. Gioielli, vestiti e qualche ricordo. Uno dei souk più belli che abbia mai visto. Poi a cena e in un internet cafe.

Martedì 27 - Aleppo-Hama-Crak des Chevaliers-Palmira
Oggi direzione sud verso Hama. Qui vediamo le ruote di legno sul fiume alte fino oltre 20m. Servivano a portare l'acqua in una specie di acquedotto. Poi ci dirigiamo ad ovest e in mezzo ad una vasta pianura saliamo verso Crak des Chevaliers. La strada è paurosamente ripida e l'asfalto particolarmente liscio... E in cima... il castello. Mancano solo i crociati, ma per il resto è conservato benissimo. Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo di 800 anni. Poi nel pomeriggio partiamo verso Palmira. Ca. 50km dopo Homs comincia il deserto... e il vento. Stavolta però lo abbiamo da dietro, dunque nessun problema, anzi si viaggia più veloci. Prima di sera arriviamo a Palmira. Troviamo un posto per dormire e risaliamo in fretta al Qala'at ibn Maan, un castello che sovrasta Palmira, per vedere il tramonto sulle rovine. Poi quando si fa notte andiamo a mangiare mensaf in una tenda beduina sul tetto di un albergo...  

Mercoledì 28 - Palmira
Mi risveglio e sto da cani, il mansaf ha fatto il suo lavoro... Comunque andiamo a visitare la rovine di Palmira. Impressionanti. Ma dopo un'oretta me ne torno in albergo e restituisco la cena al lavandino. Poi a nanna e coca-cola. Nel frattempo Gio e Cris continuano la visita dei siti e vanno a spasso nella palmeria e nei paesi vicini. Gio riesce anche a comperare un dente di lupo del deserto. In serata incontriamo un italiano che sta andando a tappe fino in sudafrica in bicicletta. L'anno scorso Roma-Istanbul. Quest'anno Istanbul-Palmira. Al nostro albergo alloggiano pure Rich e Camilla, due inglesi che stanno andando fino a Cape Town in jeep (www.kenningtontocapetown.com)

Giovedì 29 - Palmira-Damasco
Si riparte in direzione di Damasco. Ogni tanto passa un qualche caccia, sarà che siamo vicini all'Iraq??? Ca. 200km e arriviamo in città. Al solito casino, si aggiunge che qui le strade sono tutte a senso unico. Ci mettiamo un'oretta ma alla fine troviamo una stanza con bagno al Al-Rais. Siamo proprio in centro e possiamo posteggiare le moto in vista... Poi ci rechiamo a visitare la città vecchia. Entriamo dal suq al-Hamidiyya che assomiglia alla galleria di Milano. Grossa differenza è che qui il tetto è ancora crivellato dai colpi delle mitragliatrici francesi durante la rivolta del 1925 (questa è scritta su una guida, i buchi però ci sono tutti...). Ma il posto è fantastico. Poi arriviamo alla moschea degli Omayyadi e da li ci perdiamo nel suq. Gio fa incastonare il dente di lupo con dell'argento. Poi dopo varie contrattazioni ed acquisti andiamo a cena. Gio vorrebbe provare le "sheep testicles" ma il cameriere, dopo aver fatto una faccia schifata, gli consiglia altro...

Venerdì 30 - Damasco-Monte Nebo-Madaba
Dopo aver cercato inutilmente per un'ora il baracchino che faceva le spremute fresche di arancia, ci avviamo. Poi senza sosta fino al confine. Mezz'ora per uscire e un'ora e mezza per entrare in Giordania sono sufficienti. Decidiamo di evitare Amman, ma ci finiamo in pieno. Pazienza. Però poi proseguiamo fino a Madaba, una piccola cittadina a 900m di altezza, a poca distanza dal Mar Morto. Questa sera il tramonto andiamo a vederlo sul Monte Nebo. Ottima vista su Israele e sul Mar Morto specialmente quando il cielo si colora di rosso.

Sabato 1 ottobre - Madaba-Dead Sea-Madaba
Mega colazione prima della partenza, uva, pane, olio e diverse salsine... Peccato che i gipfel non si trovano... Di nuovo direzione Monte Nebo, poi giù in picchiata verso i -400m slm. La strada e il paesaggio sono molto belli, ma occhio ai posti di blocco. Spuntano come funghi dietro le curve e in mezzo ai rettilinei. E il tipo in piedi dietro la mitragliatrice sul tetto dell'Hummer sembra molto serio. Comunque ci trattano tutti molto bene, almeno fino al confine con Israele, li sono tutti molto più nervosi... dunque non visitiamo Betania, ma andiamo a fare il bagnetto. Il grosso vantaggio nel Mar Morto è che non è indispensabile saper nuotare, lo svantaggio è che se hai un taglietto o ti entra un po' di acqua negli occhi.... bruciaaaaaa. Nel pomeriggio rientro a Madaba e visita ai famosi mosaici. Poi un bel sandwich fuul chicken e partitona a backgammon.

Domenica 2 - Madaba-Petra
Direzione sud lungo Al-Tariq as-Sultani, the King's Highway, forse una strada più lunga ma con un paesaggio grandioso. Si passa tra paesi e castelli fino al Wadi Mujib, una valle simile al gran canyon. Ca. 200km fino a Petra. Ci fermiamo su una curva prima di arrivare in paese e finiamo per alloggiare all'albergo che si trova li. E inoltre ha anche la piscina... E nel pomeriggio subito a visitare il sito. Il prezzo di entrata di oltre 40fr ci ricorda che questo è il posto più turistico della Giordania. Evitiamo di prendere cavalli, carretti, cammelli, muli e altri mezzi di trasporto che ci offrono, ev. per il ritorno. Si passa per una stretta e lunga gola (As-Siq) in mezzo alle montagne, poi improvvisamente arriviamo a Al-Khazneh, il Tesoro, quello di Indiana Jones, e poi giù per qualche km ammirando tombe, anfiteatri, siti sacrificali e tutto il resto. Impressionante è la dimensione di questi monumenti scavati nella roccia. Nel mezzo, beduini che vendono un po' di tutto. Poi in fondo alla valle ci facciamo gli oltre 800 gradini fino al Monastero, Al-Deir, in mezzo alle montagne. E dopo aver bevuto qualcosa si torna all'entrata che è quasi notte. Di Petra posso solo dire che bisogna andarci... In serata incontriamo un francese che è arrivato in moto. Studia i castelli dei crociati. Decidiamo di cenare con lui anche se è un po' una pizza... E dopo cena vuole vedere le nostre moto. La sua è una Transalp nuova e lucente. E porta pezzi di ricambio praticamente per una seconda moto. Dopo aver guardato i nostri mezzi si ferma davanti a Heidi e lancia la famigerata "maledizione del francese":  - Superténére, ...c'est fragile... - e poi svanisce nella nebbia.... almeno mi ricordo così... forse era un film... boh.... Giro a Wadi Musa, poi a fare il bagno in piscina. L'acqua è gelida ma almeno un tuffo lo facciamo....

Lunedì 3 - Petra-Wadi Rum-Aqaba
Alla ricerca di un po' di olio motore per Cris, alla fine una bella lattina la troviamo. Poi sempre verso sud. A ca. 50km da Aqaba deviamo verso Wadi Rum, una valle deserta protetta. Lawrence d'Arabia è stato girato in quella zona. Il problema è entrare in moto. Veniamo a sapere che in Giordania non esistono quasi del tutto moto per uso privato. Erano autorizzate solo per uso militare o governativo. E questo fino a meno di un mese fa. Dunque nel Wadi Rum è permesso entrare a piedi, in macchina, in jeep, in camion, in bus, ma non in moto. Questo secondo il parere del tizio alla biglietteria. Dopo aver insistito per un bel po' andiamo dal guardiano all'ingresso e gli facciamo notare che ci sembra una cosa stupida e molto inospitale.... al che ci fa passare.... Peccato che siamo molto carichi e la sabbia in quella valle è troppa... Valeva forse la pena fermarsi un po' di più, sarà per la prox. Nel pomeriggio arriviamo ad Aqaba. Un calore infernale. Alla ricerca di un posto dove dormire arriviamo quasi fino al confine saudita, ma poi torniamo in centro. Dal mare si può vedere l'Arabia Saudita sulla sinistra, Israele e l'Egitto sulla destra. Viste le condizioni delle spiagge, belle ma non esaltanti, decidiamo di fermarci al Mar Rosso in Egitto. Sembra che il Ramadan inizia domani...

Martedì 4 - Aqaba-Nuweiba-Dahab
...ed effettivamente oggi è il primo giorno del Ramadan. Non so se per noi questa è una bella notizia... Alle 10 siamo al porto e proviamo ad imbarcarci sullo speed boat. Biglietti, timbri, tasse e pratiche doganali di uscita ci occupano per ca. un'ora. Poi un'altra oretta di navigazione. Dopo alcuni timbri sulla nave sbarchiamo alle 13.45. E da balliamo a destra e sinistra... Un casino colossale. Incontriamo Marcin (www.motoafryka.prv.pl), un polacco che stava andando in moto fino in Sudafrica con due amici, ma quasi in Sudan ha dovuto fare retromarcia e sta tornando a casa. Lui sarà più sfortunato di noi. Passerà la notte in dogana. Gli mancava un timbro e il doganiere gli ha chiuso lo sportello in faccia... Alle fine, probabilmente stufo di vederci, un boss della dogana comincia a litigare furiosamente con un paio di altri, il tutto mentre ci indica con il dito... O ci fanno fuori o ci mandano fuori... e alla fine la seconda è quella buona. Alle 17.00 chiudono baracca e possiamo andare.... Allego una piantina di quanto fatto in dogana caso mai potesse servire a qualcuno.... sarà che è il primo giorno di Ramadan.... Poi 70 km di strada bella e senza traffico fino a Dahab. Ci arriviamo dopo alcuni posti di blocco e di notte. Alloggiamo al "Deep Blue Hotel". A cena mangiamo una cosa tipo pizza e poi a spasso nei negozietti del paese.

Mercoledì 5 - Dahab
Oggi giornata di relax. Ci voleva proprio. Andiamo alla laguna a fare il bagno e ci organizziamo per fare sub domani. Continuiamo a fare un bel niente per il resto della giornata. La serata la passiamo a bere chai, coca e tutto quello che ci offrono i negozianti del paese.

Giovedì 6 - Dahab
Mentre Gio e Cris fanno delle immersioni di introduzione, chi con successo e chi no.... io vado a farle al Canyon e al Blue Hole. Molto belle. Poi nel tardo pomeriggio di nuovo al mare. In serata vengono cambiate le pastiglie dei freni di Heidi. E di nuovo chai, coca,.....

Venerdì 7 - Dahab-Suez-Cairo
Facciamo benzina subito alla partenza dato che non sappiamo bene dove la troveremo. E partenza per il Sinai. Al terzo posto di blocco ci dicono che il monastero di S.Caterina è chiuso il venerdì... tanto non avevamo intenzione di farci monaci... Altri tre posti di blocco e siamo alle pendici del monte Sinai. Visto che sono le 10 e fa già caldissimo facciamo solo un giretto e poi ripartenza. Attraversiamo diverse valli desertiche, una bellissima oasi e poi arriviamo di nuovo sul mare. Da un lato mare, dall'altro deserto, poi qualche pozzo di petrolio. E così per molti km. Prima di Suez stanno costruendo un'esagerazione di resorts. Poi arriviamo al canale. Altri controlli e passiamo dal canale sotto il canale... Poi altri 120km fino al Cairo. Dalla periferia impieghiamo un paio di ore per arrivare a Down Town. Chiedere informazioni è una lotteria. Ad una rotonda ci indicano tre direzioni diverse per lo stesso luogo... Alle fine alcuni giovani ci accompagnano in macchina. Troviamo da dormire al New Hotel, una stanza stile inizio secolo, ma in Egitto... Nella nostra via c'è la sinagoga... il che vuol dire militari e polizia a non finire... Poi a cena e a spasso lungo il Nilo.

Sabato 8 - Il Cairo
Oggi a piedi... Dopo aver trovato un gipfel commestibile andiamo al museo egizio. Da vedere assolutamente. Poi nel pomeriggio prendiamo il taxi fino alla cittadella. Stare in macchina è rilassante e si imparano un sacco di costumi locali. Se si vede un pedone si accelera e si suona il clacson... dunque anche qui si una così... Nel tardo pomeriggio ci rechiamo al Khan-al-Kalili, il souk del Cairo e ci perdiamo nelle sue viuzze. Poi di nuovo a Down Town.

Domenica 9 - Il Cairo-Giza-Saqqara-Il Cairo
In mattinata partiamo per Giza. Sono solo 10km ma ci impieghiamo almeno mezz'ora... All'ingresso ci dicono che con le moto non si può. Torniamo indietro,chiediamo di nuovo e ci dicono  che si può. Di nuovo all'entrata, e dopo un po' di nervosismo, passaggio al metal detector, controllati dai cani e perquisiti, ci fanno passare. Se arrivavamo con un bus turistico entravamo senza problemi... E andiamo a spasso tra le piramidi, la sfinge e i secoli... Nel pomeriggio tentiamo di entrare nella piramide di Cheope ma entrano solo 300 persone al giorno.... troppo tardi. Partiamo allora per Saqqara, ca. 20km più a sud passando attraverso molti villaggi. Ma sfortunatamente durante il periodo del ramadan il sito chiude prima. Allora torniamo a casina...

Lunedì 10 - Il Cairo-Marsa Matrut
Dopo aver caricato le moto, partenza. E quasi a Giza la cordina della frizione di Heidi si rompe. Un poliziotto ci aiuta. Ferma il primo che passa in bici e gli consegna il cavo della frizione che abbiamo smontato. Gli diamo i soldi e aspettiamo speranzosi. Dopo un'ora torna a mani vuote, ma riparta da un'altra parte. Ma alla fine non ne trova una di ricambio. Ci arrangiamo con un morsetto e ripartiamo lungo la Desert Highway fino ad Alessandria. Da li direzione ovest lungo la costa. Anche qui incontriamo una marea di resorts e alberghi, probabilmente per il turismo egiziano. Lungo la strada facciamo una pausa per vedere il cimitero alleato di El Alamein. Poi verso le 5 di sera ci fermiamo a pranzo... Un vecchio simpaticissimo ci offre pollo ancora da cuocere o fegato. Come ultima scelta makaroni. Scelto quelli.... e sono buonissimi. In serata arriviamo a Marsa Matrut e alloggiamo alla Rommel Guest House. Portiamo la moto di Gio a cambiare la cordina e nel frattempo ci facciamo un buon kebab. Sicuramente il meccanico è molto contento di provare una moto...

Martedì 11 - Marsa Matrut-Tobruk
Oggi si parte presto che dobbiamo fare un'altra dogana. Ore 7.30. Lungo la strada i paesi sono sempre più piccoli e desolati, ma il mare e la costa sono stupendi. Alle 11.15 siamo alla dogana egiziana. Visto che siamo in uscita le pratiche da sbrigare sono minori e grazie all'aiuto di Ahmed e di Mahmoud alla mezza siamo alla dogana libica. Ci accoglie un agente della polizia turistica che parla un po' di inglese e ci aiuta con i papiri. Poi prendiamo un taxi e andiamo a un paio di km da li a cambiare soldi, prendere le targhe libiche e fare un'assicurazione, probabilmente... Lasciamo Gio a controllare le moto e verso le 16 torniamo con tutto. Abbiamo speso ca. 75 dollari a testa. Alle 16.15 partenza direzione Tobruk. Il viaggio continuamente interrotto da posti di blocco militari e polizia: passport - dove andate - motorbike - papier... insomma il classico chi siete-da dove venite-dove andate... comunque tutti sempre simpatici. Arrivati a Tobruk troviamo un hotel grazie alle indicazioni di alcune persone. Nome sconosciuto a chi non capisce l'arabo... Poi la sera mangiamo una pizza ottima. E dopo le 21 il paese si anima, prima erano tutti occupati con il ramadan.

Mercoledì 12 - Tobruk-Sirt
Oggi dovremmo fare 1000km e dunque alle 7.30 siamo già in strada. I primi 400km sono tutti diritti e praticamente non incrociamo nessuno. Abbiamo contato 7 o 8 curvoni in 380km di deserto. Questo pezzo è definito una delle strade più monotone della libia... Poi raggiungiamo la strada di Bengasi e il traffico aumenta. Piccola pausa pranzo e via di nuovo in perfetta media. Poi un posto di blocco... mollo il gas mentre Gio sta guardando una raffineria verde... impatto molto violento. Heidi strappa una borsa laterale a Cpt. Crush e fa una bella balta... Con un po' di fortuna riesco a stare sulle due ruote, mentre Gio è meno fortunato e lima il ginocchio sul ruvido asfalto libico... Ricapitolando: Gio è un po' ammaccato ma non troppo,  Heidi è da raddizzare in diversi punti e alcuni pezzi di carena restano in libia, Cpt. Crush ha il telaio portaborse spaccato e piagato. Con l'aiuto dei due militari del posto di blocco e un paio d'ore di lavoro possiamo ripartire e in serata arriviamo a Sirt all'hotel Al Medina. Anche qui fino alle 21 e un mortorio. Poi andiamo nella zona dei garage e dopo mille consulti troviamo chi salta il portaborse. Nel frattempo Cris va a cambiare il pneumatico posteriore.

Giovedì 13 - Sirt-Tripoli
In mattinata partenza direzione Tripoli. Lungo la strada vediamo i cantieri del Grande Fiume Costruito Dall'Uomo, un mega-acquedotto voluto dal colonnello Gheddafi. Poi il paesaggio si fa meno desertico e più palmoso e olivoso. Per strada vendono miele e tantissima frutta. All'inizio del pomeriggio arriviamo a Leptis Magna che è stata la città romana più grande e sontuosa dell'Africa. Il posto è molto grande e ben conservato e alcuni monumenti sono magnifici. Poi 120km fino a Tripoli. Il centro è molto moderno e bello. Proviamo in un albergo di quelli belli, ma alla fine dormiamo al Funduq Atlas... e ci fanno posteggiare le moto all'interno del bar al piano terreno. Poi in serata un giro alla Piazza Verde e al suq. Ci fa compagnia l'amico Frank.... Poi come al solito dopo le 21.30 tutto si anima. Gio trova gli orologi di Gheddafi...

Venerdì 14 - Tripoli-Ghadames
Oggi ci attendono un sacco di km. Cris decide di andare direttamente in Tunisia dove ci aspettano amici e parenti, forse deve partire prima per tornare a casa. Io e Gio invece andiamo a sud attraverso il deserto fino all'oasi di Ghadames, "il gioiello del Sahara". Alle 9.00 saremmo pronti per partire ma il proprietario del bar dove sono chiuse le moto non si trova. Entriamo da una finestra e cominciamo a prepararle per la partenza. Se poi non arriva sfondiamo la vetrina... Alle 10, puntualmente in ritardo, si parte. Alla mega-rotonda sul lungomare ci salutiamo. Cris arriverà a Zarzis in Tunisia in serata senza grossi problemi. E noi verso sud. Il problema maggiore è uscire da Tripoli e trovare la strada giusta. Ci aiuta un taxista che ci fa strada per alcuni km. Attraversiamo molti paesini fino a Ghayan, e poi tutto diritto con i soliti posti di blocco fino ad Al-Qaryat. Qui facciamo il pieno di benzina visto che dobbiamo attraversare alcune centinaia di km in mezzo al nulla. Chiediamo quanti km ci sono fino al prossimo distributore di benzina. Tre persone diverse, tre risposte diverse, 413km, 300km, 500km.... E sì che non abbiamo chiesto i numeri del lotto... Per evitare problemi riempiamo fino all'orlo anche le taniche di scorta. Poi 311km di deserto piatto e 15 tra macchine e camion incrociati, oltre a qualche cammello. Ci fermiamo a fare qualche foto, e passando su un dosso Heidi si rovescia... altri 20min per raddrizzare il pedale del cambio.... fortuna che non si è rotto... Poi un piccolo paese con un benzinaio e altri 100km di deserto, questa volta sabbioso. La strada è bella ma bisogna stare attenti alle lingue di sabbia che improvvisamente invadono la carreggiata. Al tramonto arriviamo a Ghadames. Ci fermiamo al Jewel of the Sahara, una vecchia casa berbera, molto rustica... Ci informiamo su cosa fare domani: visita città vecchia 45DL, tramonto sulle grandi dune di sabbia sul confine con Algeria e Tunisia con jeep e permesso di polizia 50DL... Mi sa che vogliono fregarci...

Sabato 15 - Ghadames
Andiamo da soli a visitare la città vecchia. Non paghiamo neppure l'entrata dato che non c'è nessuno. Probabilmente arrivano solo per i bus turistici. In Libia è difficile circolare da soli come stiamo facendo. Ci hanno detto che si può avere il visto d'entrata solo se si ha un agenzia turistica libica che poi ti accompagna. Noi abbiamo avuto il visto di transito dato che siamo arrivati dall'Egitto e andiamo in Tunisia. Anche per questo ai posti di blocco ci chiedono sempre dov'è la jeep di accompagnamento... La città vecchia ha più di 800 anni ed è un posto stupendo. È stata uno dei principali centri commerciali del Sahara e delle carovane provenienti da tutta l'africa. Quasi tutte le stradine sono coperte e si può camminare per ore rischiando di perdersi. Peccato che non ci vive praticamente più nessuno. Entriamo in una casa disabitata e andiamo a fare un giro sui tetti. Bellissima vista sulla palmeria. Dopo la città vecchia prendiamo le moto e andiamo a cercare i laghi salati di Ain ad-Debanem. Ma dopo oltre 40km in mezzo alle rocce e persi nel deserto abbandoniamo l'idea. E poi forse li abbiamo trovati, ma sono completamente prosciugati... Visto il clima caldino facciamo come i locali: siesta. In serata proviamo ad andare verso le grandi dune. Andremo fin dove si può. E alla fine niente posti di blocco e niente permessi... Arriviamo in mezzo alle dune e ci gustiamo il tramonto. Poi rientro e cena in centro. C'è anche l'internet cafè più lento e puzzolente della Libia...

Domenica 16 - Ghadames-Zarzis
Il sole si alza alle 7.30 e noi siamo già in viaggio. Non da molto, ma siamo già in viaggio!!!! C'è un vento laterale molto forte e fastidioso. E stiamo facendo indigestione di sabbia... Arrivati a Nalut deviamo per la dogana di Wazin. Ci hanno detto che è aperta a tutti da quasi un mese. Troviamo un "simpatico" doganiere ci dice che non possiamo passare, il nostro visto ha segnato come uscita l'altra dogana, dunque 200km in più... Ma dato che alla richiesta del visto questa dogana non era agibile, gli facciamo notare che ci sembra una cosa stupida. Niente da fare. Allora decidiamo di fare un po' di casino e alla fine compare un altro funzionario che capisce il problema, fa una telefonata a Tripoli e ci fa passare. Altro problema con i soldi depositati per le targhe libiche. Ci firmano una ricevuto e dicono che possiamo ritirarli alla dogana di entrata. Alla fine anche qua facciamo casino, ricompare il funzionario di prima e alla fine ci ridanno i soldi... Mi sa che siamo i primi turisti che passano da questa dogana. Poi dogana tunisina. Anche qui qualche telefonata e 200 controlli. E in due ore passiamo le due dogane. Ora direzione nord, altri 5 o 6 posti di blocco e alle 17 arriviamo a Zarzis dove incontriamo tutti gli altri. E adesso qualche giorno di riposo...

Lunedì 17 - Zarzis
...mare, spiaggia, bere, mangiare, bocce, trozz, riposareeeee.... Questa sera Vania torna a casa, a lavorare!!!! he he he...

Martedì 18 - Zarzis
....vedi sopra....

Mercoledì 19 - Zarzis-Djerba-Zarzis
Un giro sull'isola di Djerba con Jo, visitando il villaggio di Guellala e le sue ceramiche e poi a farci stressare a Houm Souk...

Giovedì 20 - Zarzis-Tozeur
Cris e Korah partono oggi direzione Tunisi e poi venerdì dovrebbero traghettare in Italia e poi a casa.
 Noi andiamo a fare un giro a Tozeur. In moto Pedro e Jo. In auto ci sono Gianni, Rai, Alisha e Gio che sta lasciando guarire il ginocchio.

Andiamo verso Matmata per visitare le case dei trogloditi. Sono dei buchi circolari scavati nella terra e nella pareti sono scavati i vari locali. Se non altro all'interno si sta al fresco. In seguito direzione Tozeur. Attraversiamo il Chott el Jerid, un lago salato che si estende per decine di km. Solo che l'acqua non c'è quasi più e resta solo il sale. Sembra la banchisa polare... In serata siamo a Tozeur. Hotel Niffer. 

Venerdì 21 - Tozeur-Zarzis
La mattina facciamo un giro nell'oasi in mezzo alle palme di datteri e cerchiamo il bellevue, ma sembra sparito in mezzo agli alberghi... Adagio adagio torniamo verso Zarzis, attraversando di nuovo il Chott. Poi pausa pranzo, ma causa ramadan tutto chiuso. Arriviamo a Medenine dove visitiamo il Ksar, un granaio fortificato dove hanno girato alcune scene di Star Wars. Sbaglio strada (sempre chiedere la direzione ad almeno due persone ...) e ci facciamo 100km in più, ma arriviamo a Zarzis giusto in tempo per la cena...

Sabato 22 - Zarzis
....programma come il 17 e il 18...

Domenica 23 - Zarzis-Tunisi
Strada lunga e piena di paesini da attraversare. Più andiamo a nord e più il paesaggio diventa verde. Fermata a El Jem per visitare il "Colosseo" tunisino, per altro molto ben conservato. Alle 17 siamo a Tunisi e andiamo subito al porto. Apre alle 19. Ultima cena africana a base di minestra e un'altra cosa speciale del ramadan. All'apertura della biglietteria ci mettiamo in fila per prendere i biglietti. Incontriamo Cris e Korah. Hanno avuto problemi con la moto e non sono riusciti a prendere il traghetto venerdì... Quando alle 20 ci fanno i biglietti dicono che accettano solo contanti... E di ATM al porto neanche l'ombra. Abbiamo 1/2 ora per trovarne uno. Sembra una caccia al tesoro a tempo... I primi tre non funzionano ma poi finalmente ne troviamo uno che ci elargisce il contante... E vista la bassa stagione il traghetto fa una piccola deviazione a Malta... dunque un giorno in più di navigazione... Facciamo le pratiche doganali e poi imbarchiamo.

Lunedì 24 - La Valletta-Malta
Alle 11 attracchiamo alla Valletta e andiamo a spasso per la città fino alle 17. Imbarco e pronti per le ca. 28-29 ore di navigazione.... Guardati 3 film....

Martedì 25-Mercoledì 26 - Genova-Taverne
Guardati altri 3 film... e alle 21.30 attracchiamo al porto di Genova. Un'oretta per lo sbarco. Cris e Korah sono più veloce e partono prima, tanto li raggiungiamo per strada, dicono... Autostrada direzione Milano. La prima galleria è chiusa per lavoro e ci deviano su un'altra autostrada.... Al primo autogrill ci fermiamo ed effettivamente ci hanno deviato a sud... Inversione di marcia, alcuni km e poi inizia la pioggia... È tanto che non la vedevamo ma non ci mancava... Casello di Milano, tra un'ora siamo a casa... 5 minuti dopo Gio sparisce dallo specchietto retrovisore... Mi fermo e non arriva.... ci sentiamo sul cellulare... Torno al casello e ripeto il percorso. Lo trovo in uno spiazzo. La catena di Heidi si è spezzata e ha sfondato la vaschetta del liquido di raffreddamento... La maledizione del francese ha colpito ancora... Non ci resta che chiamare l'ACI. Arriviamo tra 1/2 ora... Ancora un'ora.... Tra un po' siamo li... Alle 02 di mattina vado a comperare  da bere per Gio. Io domani mattina, anzi tra alcune ore, lavoro... Arrivo a casa alle 3 di notte e chiamo Gio. È all'officina dell'ACI a dormire... lo porteranno a casa in giornata...

 

E qui si conclude il resoconto di questi ultimi 39 giorni.... 

 

PS: ne valeva la pena...

Pedro

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